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Maiolati Spontini
Uno dei castelli più belli della Vallesina con un curatissimo centro storico incastonato nell’ambiente naturale medio collinare. Suggestivi scorci panoramici che alternano dirupi, colture definite e boschetti spontanei conducono fino alla valle del fiume Esino dove si sviluppa la moderna e dinamica frazione di Moie. Al nome Maiolati, nel 1939 fu aggiunto Spontini, in riconoscenza al suo figlio più famoso: il compositore Gaspare Spontini che tra Settecento e Ottocento conquistò tutta l'Europa con le sue musiche che precorsero il moderno melodramma.
Appena fuori dal castello si trova la Casa natale di Gaspare Spontini (1774-1851), dichiarata monumento nazionale. All'ingresso del centro storico si incontra la Chiesa di Sant'Anna, più conosciuta con il nome di Chiesa della Cancellata, edificata nel 1600 dalla nobile famiglia Mancia, come cappella privata. All'interno si trova l'affresco con la Madonna che allatta, tra i santi Biagio e Francesco, dipinto da Paolo, o forse Jacopo, Pittori, nel sedicesimo secolo, e poi ridipinto, per restaurarlo, nel corso del 1700. Lungo la strada principale si incontra la monumentale Chiesa di S. Stefano del XVIII sec. al cui interno si trova una splendida cantoria in legno intagliato e un organo del 1788 di Gaetano Callido.
L'itinerario prosegue con l'ospizio di carità, gestito dalle Opere Pie per volontà di Gaspare Spontini, che a questa istituzione lasciò tutti i suoi beni. L'edificio neoclassico, composto da mattoni a vista, si sviluppa su tre piani, e custodisce al suo interno la Chiesa di S. Giovanni Battista del XVIII sec. dove è conservata la tomba del musicista in stile neoclassico: il medaglione, che raffigura il profilo dell'artista, è attribuito alla bottega di Antonio Canova.
La Casa Museo Gaspare Spontini è l'abitazione che il musicista, e sua moglie Celeste Erard, acquistarono con lo scopo di tornare a vivere a Maiolati. Il palazzo neoclassico, si sviluppa su tre piani e vi sono conservati cimeli, partiture, scritti, strumenti, mobili e abiti del maestro. Il palazzo comunale e il Teatro Spontini condividono lo stesso stabile di matrice architettonica fascista e conducono verso il Parco Colle Celeste, vero gioiello del paese e raro esempio di giardino all'inglese. Fu voluto da Gaspare Spontini per la moglie Celeste Erard e dai suoi viali si gode una spettacolare vista su tutta la Vallesina.
Il nuovo Centro sperimentale per la valorizzazione dell’olivicoltura marchigiana si trova in un bellissimo terreno con olivi, boschi naturali e piante spontanee, con lo scopo di coniugare la più moderna sperimentazione agricola alla didattica ambientalistica. A Moie si trova l'Abbazia di S. Maria delle Moie dei secc. XII-XIII, monumento romanico dalla rara tipologia a pianta quadrata a croce greca iscritta, con absidi nel lato posteriore e nei fianchi. Sempre a Moie si trova la nuovissima Biblioteca eFFeMMe23 straordinario esempio di recupero di una vecchia fornace ormai dismessa e accuratamente restaurata.
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