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La chiesa di Sant'Ansovino (S. Ansuino) di Avacelli è sicuramete la più suggestiva del territorio. I primi documenti che la citano risalgono al 1082 (ma sicuramente già esistente nel 900) e narrano di un possedimento longobardo donato all'Abbazia di San Vittore. Successivamente, pare sia stata annoverata nei possedimenti di alcuni membri dell'ordine Templare (a testimoniarne la presenza dell'ordine vi è all'ingresso della chiesa la croce astile con sei palle).
La chiesa stessa (completamente isolata alle pendici di un monte), la presenza di sentieri d'epoca longobarda che la collegano a un altro importante insediamento longobardo e il fatto che tutta la zona fosse a confine fra il ducato longobardo e i territori bizantini della Pentapoli, come pure le testimonianze di costanti e continui insediamenti di ben più antiche civiltà, hanno di certo contribuito a creare numerose e affascinanti leggende attorno a tutta la zona. La gente del posto racconta che, di Sant'Ansovino si dica che “Vale più Sant'Ansuino de' fossi che San Pietro”. Si narra, infatti, di un antico tesoro sepolto sulla vetta di un monticello poco distante da Sant'Ansovino, a cui si arriva tramite un sentiero. Molte sono le ricerche e gli scavi fatti nel corso del tempo, tanto che sono ancora visibili, seppur oramai seminascoste dalla vegetazione, alcune grandi buche scavate durante le varie spedizioni. In particolare, Vittorio Cesaretti, custode delle chiavi della chiesa e della memoria del paese, racconta di un gruppo di gente che pare fosse realmente riuscita a trovare qualcosa. Tuttavia, non appena dissotterrato il bottino, si presentò un ragazzino che disse loro: “Rimettete tutto al proprio posto, perché se si sveglia il nonno, saranno guai!”. Appena terminata la frase, il ragazzino sparì, seguito da una sorta di tromba d'aria che trasportò lontano tutti gli avventori tranne uno che, da quel momento però, perse completamente salute e ragione.
Altra storia, ben più credibile, riguarda un contadino che per un certo periodo ha dimorato nella casa seicentesca adiacente la chiesa, vecchia proprietà dei preti. Costui di fatti, incuriosito dai numerosi racconti, aprì a metà la croce astile posta subito sopra il portale d'ingresso della chiesa (è ancora visibile la spaccatura fatta) convinto di trovare lì, il tanto discusso tesoro. Non trovò l'oro, ma è certo che vi trovò una pigna in terracotta. Altre storie, riguardano il fosso subito sotto Sant'Ansovino detto “dell'omo morto”. Lo stesso nome del fossato e non è ben chiaro se derivi dal fatto che, molto tempo addietro, un tale di ritorno da una serata di bagordi, cadde nel fiume all'altezza di un mulino (di cui oggi sono visibili solo alcuni resti) morendo annegato, o se sia per via di per altre oscure faccende.
La zona, comunque, è ricca di chiese antichissime come, ad esempio, i ruderi de le “Piagge” zona questa, dove addirittura sembra sia stata posta la prima pietra dell'insediamento del castello di Avacelli, di strade e vie un tempo di grande importanza, anche se oggi tornate di dominio della natura (ne è un esempio il “Ponte romano”, oggi percorribile solo a piedi).

di Laura Coppa

 

L'altare di Sant'Ansovino

Affresco sulla parete a sinistra dell'altare. Madonna con Bambino di scuola umbro-marchigiana del XV secolo.

Affresco rinvenuto in seguito all'ultimo restauro. Volto stilizzato di Santo

Affresco rinvenuto in seguito all'ultimo restauro. Volto di uomo incappucciato

Affresco rinvenuto in seguito all'ultimo restauro. Lungo serpente subito sopra la porta d'ingresso

Finestra al lato sinistro dell'altare

Particolare dei capitelli originali

Particolare dei capitelli originali
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Particolare dei capitelli originali

Finestra al lato sinistro dell'altare vista dall'esterno. Sopra sono visibili gli archetti dell'antico assetto della chiesa

Il fosso detto “de l'omo morto”

La croce astile dei Templari (visibile la spaccatura fatta dal contadino per verificare la presenza al suo interno del tanto discusso tesoro.

Accesso al sentiero che collegava la chiesa al ducato longobardo

Il sentiero che conduce al luogo della ricerca del tesoro

I ruderi dell'antico mulino poco distante dalla chiesa

I ruderi dell'antico mulino poco distante dalla chiesa

Il ponte romano

Il ponte romano

Il ponte romano

Il ponte romano

Il ponte romano

I ruderi dell'antica chiesa o tempio de “Le piagge”.

Casa ristrutturata e isolata di fronte ai ruderi della chiesa antica. Qua pare fosse il primo insediamento di Avacelli

Casa ristrutturata e isolata di fronte ai ruderi della chiesa antica. Qua pare fosse il primo insediamento di Avacelli

Il portale

Pietra in corrispondenza della porta d'ingresso

Pietra in corrispondenza della porta d'ingresso

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